Di legno
Un vino che prende il nome da un'isola e un'isola che prende il nome da un vino! Scoperta dai navigatori portoghesi nel 1418, l'isola di Madeira suscitò ben presto l'interesse dell'Infante D. Henrique, che la considerava privilegiata per la piantagione della vite e della canna da zucchero, poiché ne introdusse la coltivazione nell'isola, ordinando dalla Grecia ceppi di "Malvasia", originari a Napoli di Malvasia, presso Sparta.
Con un clima mite e un terreno sabbioso con suoli vulcanici e basaltici, la vite ha conquistato l'isola e il paesaggio di Madeira si è trasformato.
La piccola azienda, molto parcellizzata e largamente valorizzata per una policoltura molto intensiva e varia che tradizionalmente associa l'allevamento del bestiame a mais, fagioli, patate e viti in periferia, generalmente disposti a graticci o tralci, è simile a quella che troviamo nel Minho.
Il vigneto occupa, in questo mondo rurale, circa 1700 ha ed è principalmente destinato alla produzione del VLQPRD "Madeira", prodotto che già nel XVII secolo veniva esportato. Le zone prescelte per questa coltura sono i pendii soleggiati esposti a sud dove, nella sua forma alta, la vite dà riparo ad altre colture, sebbene sia coltivata anche in forma bassa, soprattutto in prossimità del mare.