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Se Dom Pérignon prende il nome dal leggendario monaco benedettino Pierre Pérignon, oggi è il suo maestro di cantina Richard Geoffroy a rappresentarlo al meglio, portando questo champagne ad altezze assolute di equilibrio e consistenza negli ultimi vent'anni. L'eterea effervescenza, la grande delicatezza della consistenza e il sapore arrostito derivano sia dall'innegabile qualità delle uve, sia dalla conoscenza enologica e dal rigore di questo personaggio che ha costruito e mantenuto l'immagine di questo mitico champagne.

Dom Pérignon viene quindi pazientemente elevato a un nuovo livello di espressione. Questa elevazione è chiamata Plenitude 2: la seconda vita di Dom Pérignon. Si dispiega in tutte le sue dimensioni per diventare più pieno, più lungo, più profondo, più intenso. La sua longevità è estesa.